Con la firma del Ministro degli Esteri, l’Italia il 18 dicembre u.s. ha ratificato la Convenzione n.189 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) sul “Lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori domestici”. È il primo Paese europeo a fare questo passo, il settimo al mondo dopo Uruguay, Filippine, Mauritius, Nicaragua, Bolivia e Paraguay.
La Convenzione stabilisce una base di diritti essenziali per circa 100 milioni di lavoratori domestici stimati nel mondo, molti dei quali, spesso privi di diritti civili e contrattuali.
In Italia, i temi trattati dalla Convenzione sono già in larga parte contenuti nella legislazione e nel contratto collettivo del settore. La convenzione in particolare pone i domestici sullo stesso piano di tutti gli altri lavoratori, riconoscendo ad esempio il diritto ad un contratto scritto, ad una retribuzione minima, ad un orario di lavoro con riposi stabiliti, al divieto del lavoro infantile.
Assindatcolf è fiera di riconoscere nel contenuto della Convenzione molti dei principi e delle tutele sociali da tempo riconosciuti e determinati con la contrattazione, pertanto l’Italia oggi può essere considerata all’avanguardia rispetto agli altri paesi europei e della comunità internazionale.
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